A provarlo é stata un’equipe di psicologi dell’Università svizzera di Basilea; i risultati sono poi stati pubblicati su una recente numero della rivista Appetite.
Il tutto é partito da un’intuizione dei ricercatori Oliver Genschow e Leonie Reutner: questi, sulla base di precedenti indagini sull’effetto emotivo del colore rosso, hanno voluto verificare se questo potesse incidere anche nel consumo di cibo.
Per verificarlo hanno coinvolto circa 150 studenti e hanno condotto due esperimenti.
Nella prima fase hanno invitato 41 studenti maschi a bere del té da una un bicchiere con un etichetta scarlatta oppure blù.
Al momento di accertare quanto avessero bevuto i “convitati” i due studiosi hanno accertato che, indipendentemente dalle preferenze per il sapore, chi utilizzava il bicchiere con l’etichetta blù tendeva a bere almeno 3 bicchieri di té freddo; mentre chi aveva il recipiente con l’adesivo rosso ne beveva il 40% in meno.
In una seconda tranche dell’indagine a 109 uomini era stato chiesto di compilare un test psicologico. Mentre lo facevano, venivano loro offerti, come spuntino, dei pretzel (un popolare pane bavarese); gli snack veniva serviti su piatti rossi, blù o bianchi: bene, alla fine, chi aveva il piatto rosso aveva mangiato circa la metà di chi era stato servito con altre stoviglie!
Secondo Genschow questo effetto sarebbe dovuto al fatto che il rosso suscita un senso di allarme nel cervello, che automaticamente sopprime il senso di fame e mette il corpo in condizioni di prepararsi ad un’azione.
E’ il momento di affrontare una dietà? Beh, l’espediente di usare bicchieri, piatti e tovaglioli rossi non basterà, ma é certo un buon modo per cominciare con il piede giusto.
Per approfondire l’argomento:
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Marco Pacori: I Segreti del Linguaggio del Corpo ed. Sperling&Kupfer, ottobre 2010 |
Marco Pacori: Il Linguaggio del Corpo in Amore ed.Sperling&Kupfer, ottobre 2011 |
Marco Pacori: Il linguaggio segreto della Menzogna ed.Sperling&Kupfer, ottobre 2012 |