Sembra impossibile, ma potete farcela a conquistare anche chi sembra snobbarvi o chi non parla una parola d’italiano; perché si può capire che lei ci sta da un semplice gesto della mano.
Chiacchiera, si atteggia, si pavoneggia,i mostra e fa la ruota, ostenta sicurezza, disinvoltura, strafottenza.
Eppure, anche in questo tipo di donna un po’ bisbetica, batte un cuore.
Vi spaventa, vi intimorisce, vi smorza l’erotismo facendovi apparire dei pivelli?
Ebbene, sappiate che la sua è una difesa, un modo di fare, una corazza, una forma di timidezza.
Ciò non significa che non sia emancipata e indipendente ma che, contrariamente a quanto si crede, il suo sapersi muovere nel mondo non va a discapito della sensibilità, della tenerezza e, soprattutto, della voglia di essere femmina fino in fondo. S
pecialmente nei preliminari, quando sembra che sia lei a comandare, a scegliere, a dirigere il gioco senza tante smancerie. e invece si aspetta una corte in perfetto vecchio stile. Sì, perché anche le donne più emancipate, in realtà apprezzano quella che un tempo si chiamava galanteria.
Vi sembra superfluo aprirle la porta della macchina, pagare il conto, non baciarla la prima sera (ma la seconda)? Vi sembra inutile dirle che ha gli occhioni più belli che abbiate mai incontrato da così vicino? Ebbene, non lo è: ci cascano sempre, anche le più spregiudicate. E, se state ben attenti, è proprio lei a mandarvi segnali inequivocabili della sua voglia di essere circuita.
Occhio quindi ai movimenti del corpo, ai piccoli gesti, al tono della voce: vi possono dire, ben più delle parole, se lei ci sta.
Fatevi avanti se…
Che vi troviate in una discoteca, in un pub, in un giardino, sulla spiaggia, dovunque vi troviate, ecco qualche indicazione “maestra” per capire quando è il caso di farsi sotto. Nonostante e magari contro le apparenze.
Lo sguardo di lei spazia nel locale senza soffermarsi in particolare su qualcuno. Mentre parla con terzi, lancia uno sguardo veloce verso la sua “vittima”, cioè voi, distogliendolo quasi subito.
COSA FARE: guardarla a propria volta e, quando incrociate il suo sguardo, cercate di sostenerlo per qualche secondo, abbassando un attimo le sopracciglia e socchiudendo le palpebre.
POSOLOGIA: ripetere la sequenza per due o tre volte, quindi, finalmente, sfoderare un sorriso smagliante.
Ancheggia per la sala e invece di mantenere un atteggiamento rilassato, il movimento dei suoi fianchi si accentua; la pancia è tenuta in dentro e il petto in fuori.
COSA FARE: passando per sbadati, finitele addosso (ma non come uno schiacciasassi!) e colpitela leggermente con il gomito e così, per scusarvi, invitatela a bere qualcosa insieme con voi…
POSOLOGIA: vale una volta oltre, sembrereste deficienti. E prendereste anche un ceffone.
Si avvicina a voi, senza motivo apparente, vi staziona, di fianco, entro i 70 cm.
COSA FARE: scrutate per notare quando vi guarda; in quell’esatto istante fissatela. sfoggiando il vostro sorriso caloroso e chiedetele come si chiama, se viene lì spesso o qualche altra sciocchezza del genere.
POSOLOGIA: se non vi ha sentito, potete ripetere l’approccio una seconda volta Se vi snobba ancora, forse ce l’ha col vostro amico, seduto vicino a voi.
Vi lancia “quei” segnali (confronta box nell’altra pagina): lei è seduta vicino a voi, tiene la mano sul fianco, sporge il petto, portando le mani dietro le spalle, e così via.
COSA FARE: mostratevi uomo, massaggiatevi il torace, tenete il bicchiere o una penna sull’addome (simbolismo fallico), poi potrete ‘aprire’ con qualche battuta simpatica. Ripetete questi gesti. Se non li noterà lei, non disperate: magari farete colpo sull’amica che l’accompagna.
Tagliate la corda se…
Ecco invece alcuni casi in cui è meglio evitare di perdere tempo: magari la tipa ci sta anche, ma poi ve la vedreste brutta o non riuscireste più a torgliervela di torno!
Si specchia ovunque: avete a che fare con una narcisista. Che non resiste a rimirare se stessa in ogni superficie riflettente e… a non vedere neppure la vostra ombra.
Tiene le braccia conserte, la schiena rigida, il collo inarcato. Può appartenere alla serie delle “paranoiche”, fissate con discorsi pseudo-psicologici e intemperanze varie.
Alza il naso. E’ il tipo che, mentre si guarda attorno, mantiene uno sguardo stizzito e sprezzante, una spanna al di sopra degli altri. Di solito è così anche nell’intimità e non si sa mai se è contenta o no. Perché, allora, affaticarsi più di tanto?
SILENZIO, PARLA IL CORPO…
Molti comportamenti e gesti sono rivelatori, più di tanti discrosi, ma per capire che cosa significano e con chi abbiamo a che fare occorre impare a decifrarli.
Lei vi occhieggia rapidamente, come una frecciata che dura 3 secondi: siete il suo obiettivo. Questo gesto lo ripete più volte, con una media di tre sguardi per ogni fase. Se ve la giocate bene, è fatta…
Vi mostra il collo: piega la testa di lato, avvicinandola alla spalla: in questo modo vi mostra il collo in tutta la sua lunghezza. Nel linguaggio dei gesti è come se stesse mostrando la “merce”, cioè le sue parti seduttive.
Protende le labbra: parla e ride come se facesse attenzione al movimento della sua bocca cioè protendendo le labbra e allargandole poi in sorrisi smaglianti. Fa parte del gioco, insieme all’atto di inumidirsele con la saliva.
Vi sorride: é così esplicito da non dar luogo a dubbi: ben diverso da una risaia tra amici. Se lei accenna un sorriso, accompagnato da uno sguardo verso il basso o comunque da un contatto visivo, forse ci manca proprio poco.
Flette il braccio: Il braccio viene piegato, insieme a polso e gomito in direzione del corpo: il movimento è ripetuto due o tre volte. Questo comportamento si verifica spesso proprio un attimo prima che lei venga a presentarsi.
Mostra il palmo della mano. La mano è allungata o girata così che il palmo viene rivolto verso l’altra persona per un breve periodo di tempo, meno di 5 secondi E’ un segnale di sicura disponibilità. Approfittatene…
Si aggiusta i vestiti: liscia la maglietta, si aggiusta la gonna sulle gambe, si tira su le calze a livello della caviglia: questo rituale spesso ha la funzione di attirare l’attenzione (la vostra) su una porzione del suo corpo.
Balla da sola: inizia a muoversi al ritmo della musica, ancheggiando un po’, in attesa di un’unica cosa: che l’uomo “puntato” la inviti a ballare. Se siete voi, non fatevelo “dire” due volte. Se è il vostro amico, spiegategli che, se lei avesse voluto ballare con lui, glielo avrebbe chiesto.
POKER D’ASSI (NELLA MANICA)
IL TERRENO DI GIOCO. Quale scegliere? L’ambiente deve essere suggestivo, complice, poco luminoso. Quindi, la discoteca va bene, ma non sceglietela se ballate ancora come John Travolta in Saturday Night Fever o se il vostro forte sono le discussioni intellettuali: in questo caso, optate per il piano bar o locali da aperitivo.
IL LOOK. Disinvolto, sportivo ma ben selezionato. Per intenderci, vanno bene pantaloni larghi e un po’ trasandati, purché siano da vela; ok alla camicia, ma botton down e così via.
LA STRATEGIA. Si caccia in branco o è meglio fare i lupi solitari? Gli studi mostrano che è consigliabile trovarsi uno o più “guardaspalle” (cioè amici accompagnatori): dà un senso di sicurezza. A voi e a lei: vedervi scherzare con amici, vi fa sembrare più inoffensivi.
IL COMPLICE. Selezionare la “spalla” giusta è fondamentale. Buttate a mare gli amici sfigati con cui condividevate gioie e, soprattutto, dolori e state alle calcagna di un conoscente smaliziato e astuto (che, però, non oscuri dl tutto le vostre doti, altrimenti sapete già come va a finire…). Un’alternativa valida è portarsi dietro un’amica bellissima, disponibile e simpatica, ma che non ve la darebbe nemmeno sotto anestesia e con cui si vede che avete un rapporto di sola amicizia (certo, non ci sta!). Spesso, infatti, le donne usano come criterio di giudizio per valutare un uomo il fatto che sia accompagnato da una bella donna. Male che vada, vi siete rifatti gli occhi…
SEDUTTORI PER CASO IN 5 MOSSE
Non fate i “boccaloni”: quando lei vi punta e inizia a farvi gli occhi dolci, ad accavallare le gambe, ad accentuare i movimenti delle labbra mentre parla, non cadete vittima delle sue arti incantatrici come foste un serpente. Mantenete la calma e cercate di osservare tutti i segnali che vi lancia per tirare la rete quando lei non se lo aspetta più. Cioè quando crede di non aver fatto colpo!
Non parlate troppo: l’uomo deve essere sempre un po’ misterioso e di poche parole. Se iniziate a raccontare barzellette e a mettere in piazza tutti i vostri aneddoti, passerete subito dalla parte dell’amicone. Risulterete simpatici, ma assolutamente non seducenti.
Scambiate due chiacchiere anche con la sua amica e non concentrate l’attenzione solo sulla vostra “preda”, che deve avere il dubbio di non piacervi poi così tanto visto che non siete lì a sbavare. E poi magari siete uno di quei tipi strani, che preferiscono l’amica occhialuta… (Certo che no, ma lei non lo sa!).
Per approfondire |
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Non strafate: non bevete troppo (perdereste il controllo), non mangiate a quattro palmenti (non piace), non ridete come dei pazzi (sembrereste sguaiati e semplicioni), non ballate come indemoniati (a meno che non siate proprio bravi), non spandete soldi a destra e a
manca (anche se probabilmente non c’è pericolo…), non picchiatevi col vostro amico per accompagnarla a casa.
Ogni manovra di corteggiamento deve avvenire in modo naturale, quasi per caso, come se portarvela a letto fosse l’ultimo (o quasi) dei vostri interessi. Certo, non è facile, ma fa parte delle dure regole del gioco. Da cui, con un po’ di tatto, uscirete comunque vincenti.
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