
I capelli di una donna sono “strumenti” di seduzione
In effetti, questa peculiarità è uno degli aspetti fisici, assieme a labbra e lobi delle orecchie, che è prerogativa della specie umana.
Il fascino della “criniera”
Mentre sul corpo il pelo è in genere rado e corto (tranne che per barba e baffi), i capelli possono crescere al punto che potenzialmente la loro lunghezza può raggiungere i piedi. La chioma ha una grande effetto sotto il profilo dell’attrazione interpersonale: buona parte degli uomini vive con ansia l’inizio della calvizie; capelli radi, secchi, con doppie punte o ispidi sono poi un dramma per le donne. Per esaltare questo “motivo di vanto” (specie da parte delle donne) ci si cura, si adorna e si decora la “zazzera”; così, i capelli sono lavati con shampoo ad hoc, possono essere tagliati in varie fogge o acconciati nei modi più fantasiosi; vengono “plasmati” con spume, gel, lacche o abbelliti con nastri, fermagli, pettini e altri accessori.
I capelli hanno fogge diverse nei due sessi
La lunghezza dei capelli di solito distingue i due sessi: i maschi esibiscono un taglio corto e le donne chiome più estese. Delle ricerche hanno dimostrato che, per lo meno nella nostra cultura, il gentil sesso , in media, non gradisce che l’uomo abbia la zazzera all’altezza delle spalle, né che sia stempiato o calvo. Per contro, il sesso forte spesso storce il naso di fronte al caschetto o ai capelli corti in una donna; mentre mostra di apprezzare parecchio una chioma fluente e lunga.
I capelli lunghi attirano
Secondo l’antropologo Desmond Morris il motivo della preferenza maschile per i capelli lunghi in una donna può essere dovuto alla diversa qualità tattile dei capelli corti o lunghi: i primi risultano ruvidi e “urticanti”; i secondi invece sono in genere setosi, morbidi e vellutati. Dal canto suo il ricercatore americano James Vaugh Kohl, ritiene che i capelli lunghi trattengano più feromoni (sostanze odorose legate agli ormoni sessuali) e quindi sarebbero prediletti perché hanno un profumo afrodisiaco più persistente. Un’indagine condotta dallo studioso Tomas Bereczkei sull’impatto della lunghezza dei capelli nella bellezza femminile, ha messo in luce che solamente una capigliatura folta e lunga o media aggiunge quel qualcosa in più al fascino di una donna.
Per altro, sempre lo stesso studio ha dimostrato che una donna con la chioma abbondante da l’impressione di essere anche più florida e sana.
Sarà per una inconscia consapevolezza di questo potere dei capelli che questa ricerca ha stabilito che sono proprio le donne meno avvenenti a tenerli più lunghi: quelle più leggiadre (che hanno altre “frecce al proprio arco”) modificano più spesso taglio, lunghezza e foggia della propria “criniera”.
E’ anche vero che quando una donna subisce una delusione sentimentale tende a tagliarli, come per disfarsi di una femminilità che ha fatto soffrire.
Tra l’altro, uno dei modi più comuni di una donna per sancire un cambiamento (o la volontà di cambiamento) di condizione o di vita è proprio modificare l’acconciatura, il colore dei capelli o il loro taglio. Nella mitologia si racconta che Sansone quando gli fu tagliata la chioma perse con essa anche la forza. E’ forse per un’associazione di questo tipo che le donne non giudicano particolarmente gradevole uno scalpo stempiato: uno studio di scienziati dell’Università di Orlando in Florida ha dimostrato che rispetto a chi ha la “zucca pelata”, l’uomo capelluto da l’idea di essere più dominante, dinamico e virile. Inoltre, la calvizie e il diradamento dei capelli sono associati all’età e chi perde i capelli suscita l’impressione di essere più vecchio e meno in salute.
La manipolazione dei capelli serve a sedurre
Essendo ragione di tanta attenzione i capelli sono spesso toccati, annodati, aggiustati o ravviati… soprattutto negli incontri amorosi. Accarezzarsi i capelli è un comportamento così comune che perfino chi non lì ha si liscia il cranio. Si tratta comunque di un segnale più tipicamente femminile; sebbene sia eseguito abbastanza di frequente anche dai maschietti. Manipolare i capelli è uno dei caposaldi del repertorio seduttivo femminile. L’atto può essere fatto in modi diversi; e ognuno invia un suo preciso significato.
I modi di toccarli
Innanzitutto, i capelli possono essere scostati dal volto con una o con entrambe le mani: quest’azione ha il fine di attrarre lo sguardo dell’altro sul volto: togliere le ciocche è infatti un po’ come scoprire il sipario per far vedere cosa c’è dietro. I capelli sono sollevati anche per esibirli: una donna che li abbia lunghi, può scostarli per far cadere gli occhi del partner su di essi.
Di significato analogo è il gesto di tirare indietro i capelli da entrambi i lati e fare come se li si stesse annodando in una coda. Allontanare i capelli dal collo (specialmente se questo è leggermente inclinato) ha il valore di esibire una parte vulnerabile, spiccatamente femminile (il collo di una donna è più lungo e sottile di quello del maschio) e così di mostrarsi vulnerabili e avvicinabili agli occhi dell’interlocutore. La stessa azione se fatta con un movimento brusco e veloce tradisce invece un altro messaggio: è un modo per esprimere il rifiuto verso qualcosa o qualcuno.
I messaggi sono diversi
Chi li ha particolarmente lunghi può girarsi le ciocche su un dito: è un comportamento che si osserva quando una donna è attratta da qualcuno o, talvolta, quando è assorta e preoccupata; in quel momento, usa quell’autostimolazione per confortarsi da sé.
Sistemarsi i capelli è un comportamento mostrato anche dagli uomini in situazioni di corteggiamento e fa parte di un “set” che comprende anche rimettere a posto il colletto della camicia, aggiustarsi i pantaloni, ecc.: questi segnali hanno la funzione di mostrarsi al meglio allo sguardo della persona da cui si è attratti.
Quando spostare la ciocca viene eseguito durante la conversazione trasmette un messaggio diverso che vuole dire più o meno “sono affascinato/a da quello che stai dicendo e mi comporto in modo seducente perché tu continui a parlarne”.
Per approfondire |
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Alle volte, il gesto di ravviarsi i capelli ha la sola funzione di colmare il vuoto lasciato da silenzi imbarazzanti o di mascherare e sfogare uno stato di tensione: in questo caso, i capelli vengono riaggiustati di frequente e l’espressione del volto appare piuttosto contrita.