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ipnotista e soggetto durante una sessione di ipnosi

L’ipnosi può migliorare la memoria

Riportare alla mente eventi dimenticati o rimossi, potenziare le facoltà di memoria, ricordare dove si é messo un oggetto o una cosa preziosa che é stata persa … queste sono richieste che puntualmente gli ipnotisti si sentono fare. Ma funziona realmente?

Come funziona la memoria?

Innanziutto, va precisato che noi possediamo diversi tipi di memorie: sensoriale, di lavoro, a lungo termine, visiva, linguistica, ecc. Poi, contrariamente a quello che si crede, la memoria é fluida, nel senso che si modifica con il tempo.

Come vengono codificate le informazioni nella memoria

Il recupero di un ricordo dipende dai processi che sono stati messi in atto quando un fatto o una materia oggetto di studio sono stati fatti: ad esempio, se mentre entriamo in casa e stiamo per riporre le chiavi riceviamo una chiamata al telefono e le appoggiamo dove capita e, sarà molto difficile ricordare dove si trovino … anche con l’ipnosi. Lo stesso discorso vale per un testo che vogliamo ricordare: se lo leggiamo svogliatamente o siamo facili alle distrazioni oppure qualcuno nell’appartamento sotto il nostro strimpella un piano scordato mentre studiamo ne avremo un ricordo vago.

Il caso dell’ipnosi forense

Negli USA l’ipnosi viene utilizzata per aiutare i testimoni a recuperare il ricordo di un crimine. E’ stato proprio grazie all’impiego dell’ipnosi che il serial killer Ted Bounty è stato incriminato. Il 15 gennaio 1978 Nita Neary stava facendo ritorno alla sua confraternita. la Chi Omega, e notò un uomo che correva giù per le scale, brandendo una mazza. Quattro ragazze che vivevano nel dormitorio erano state seelvaggiamente aggredite e due avevano perso la vita.. Una settimana più tardi Nita fu ipnotizzata e interrogata. Nonostante avesse visto l’uomo solo di profilo e in penombra fu capace di selezionare una foto di Ted Bundy da una serie di ritratti.

Il potenziamento della memoria

Sebbene aneddoti come quello descritto possano indurre a pensare che sia relativamente facile recuperare un ricordo (anche se si tratta di un’impressione sensoriale) grazie all’ipnosi nella pratica si tratta di esperienze rare e di cui conosciamo ancora poco i meccanismi. Più facile sembra sia l’utilizzo dell’ipnosi per un potenziamento delle facoltà mnemoniche. Citiamo al riguardo due studi

Il primo é stato condotto dagli psicologi Diane Fligste, Arreed Barabasz, Marianne Barabas e Michael Trevisan ha coinvolto 300 volontari .Ai partecipanti sono state mostrate 60 diapositive raffiguranti dei disegni) quindi alcuni sono stati ipnotizzati, mentre altri no. Al momento in cui é stata testata la loro memoria alcuni sono stati assegnati ad una condizione di  richiamo “forzato” (cioé potevano scegliere fra due sole alternative) o non forzato (potevano scegliere tra diverse immagni) .

L’esito ha dato provoa che chi era stato ipnotizzato (specie nella condizione più facile) mostrava una capacità di ricordare molto migliore.

La seconda ricerca aveva come obiettivo quello di stabilire se l’ipnosi può influenzare la memoria visuo-spaziale aumentandone le capacità e l’apprendimento.’indagine é stata svolta da un gruppo di studiosi italiani, Marinella Coco, Tiziana Ramaci, Giuseppe Viola, e Giiuseppe Antonino Per l’esperimenti sono stati invitati 300 studenti da cui sono stati scremati 60 partecipanti che risultavano più idonei per lo studio (10, ad esempio, sono stati esclusi perché presentavano un alto rischio di essere influenzati sotto ipnosi).
Questo gruppo é stato diviso in due: un gruppo sperimentale (quello da ipnotizzare) e un gruppo di controllo (non sottoposto ad alcun tipo di procedura): ad esntrambi é stato somministrato un noto test la valutazione dellea memoria spaziale, il test di Corsi).

Bene, alla resa dei conti, chi é stato ipnotizzato ha dati dei risultati superiori alla media; cosa che invece non accadeva con il gruppo di controllo. “Questi risultati“, commentano gli autori, “ci hanno portato a ritenere che l’ipnosi abbia la capacità di indurre una plasticità nervosa che supporta l’apprendimento della memoria visuo-spaziale“.

In conclusione, possiamo affermare che l’ipnosi ha realmente la capacità di potenziare la memoria e pure di riportare alla coscienza ricordi “perduti”, anche se qui le prove sono, per ora, solo anedottiche.

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