Come ottenere un aumento dello stipendio

1) Chiedere un aumento di stipendio comporta una negoziazione, cioè una sorta di braccio di ferro con il datore di lavoro o il proprio superiore: motivo per cui bisogna farlo in condizioni favorevoli sia per l’azienda sia riguardo a se stessi.
Se l’azienda ha chiuso dei buoni contratti, l’anno in crescita o c’è stato un aumento di capitale allora è un momento propizio per proporsi.
2) Anche circostanze positive per il dirigente o il datore sono indicate per questa proposta: ad es. il matrimonio, la nascita di un figlio, il fatto che abbia fatto un avanzamento di carriera o una buona commessa se titolare.
3) Bisogna essere fiduciosi, pronti a contrattare e avere le idee chiare su quanto si vuole ottenere e quant’è il margine di contrattazione.
4) Inoltre, fatti o dati alla mano bisogna dimostrare il proprio valore e i risultati conseguiti: è quindi buona regola fare prima un elenco di quanto si è contribuito al fatturato, di quanta è la propria dedizione al lavoro (dimostrando di aver fatto straordinari e di aver lavorato sodo).
5) Fondamentale, è sentire di amare il proprio lavoro o, comunque, sentirsi soddisfatti del proprio posto e della propria mansione.. Secondo un sondaggio di PayScale.com, il 44% di coloro che si sentivano soddisfatti nel proprio lavoro ha ottenuto gli aumenti richiesti, a paragone del 20% di chi si sentiva frustrato, non valorizzato o scontento.
6) Chiedere un aumento di salario perché si è disperati o in bolletta fa partire già con il piede sbagliato.
7) Scegliere il momento giusto: il datore di lavoro o il proprio superiore non deve essere occupato, impegnato o, per qualsiasi altra ragione, apparire impaziente o in pensiero.
8) Fare attenzione a come ci si propone sul piano del linguaggio del corpo: non mostrarsi in ansia, intimiditi o rinunciatari: sul piano non verbale, questo significa non tamburellare, ne tirarsi capelli, lembi della giacca o dell’abito, non mordicchiare pellicine delle unghie e vie dicendo.
Assumere posture aperte: segnala sicurezza e disponibilità alla negoziazione.
Testa a alta e petto in fuori: una recente di Li Huang e Adam Galinsky, psicologi alla Northwestern University in Illinois, America.ricerca infatti dimostra che mantenere una postura eretta può aiutare a dare una buona immagine di sé e segnala sicurezza e ambizione; ma non solo, ha un effetto anche su chi la assume: lo studio citato ha provato che assumere questa postura di questo tipo infonde carica, entusiasmo e energia.
Bisogna fare attenzione a come ci si siede: mettersi troppo avanti o sul bordo della sedia segnale un impulso alla fuga.
Non mettere mai le mani o appoggiarsi sulla scrivania del datore di lavoro: si invaderebbe il suo “territorio” e si rischierebbe di trovarlo ostile o irritato perché non si è preso questo piccolo accorgimento.
Prima di presentarsi ripensare a un’esperienza in cui ci si sia realmente divertiti fino
sentire gli angoli delle labbra tirare verso l’esterno e un senso di ilarità interiore.
Se il sorriso é genuino, la sua comparsa é dovuta all’elevazione del muscolo zigomatico maggiore che solleva gli angoli delle labbra, rende le guance più tese e provoca dei cambiamenti anche nella regione dell’occhio: la palpebra inferiore si stira e al di sotto di essa si osservano delle pieghe oblique o orizzontali; inoltre, ai suoi lati si creano le cosiddette “zampe di gallina”.
In questo caso diventa letteralmente contagioso: quindi, può predisporre favorevolmente il datore di lavoro o il direttore.