L’olfatto, per quanto sia uno dei più trascurati, ha potenti influenze sull’umore, sulle emozioni e, perfino, sulle facoltà cognitive.
Se poi, l’odore percepito, é quello di una persona cara, il suo effetto é anche rassicurante.
Lo hanno provato gli psicologi italiani Valentina Parma, Maria Bulgheroni, Roberto Tirindelli e Umberto Castiello dimostrando che quando l’odore della propria mamma aleggia nell’aria, i bambini in tenera età tendono ad essere più intraprendenti e spavaldi.
Per verificarlo, hanno reclutato 20 bambini autistici e altrettanti bebé della stessa età, ma senza questo disturbo. Dopo di ché, hanno raccolto dei campioni del sudore ascellare dalle mamme. In seguito, gl infanti osservavano una di queste donne compiere un’azione su un oggetto (poteva trattarsi ddel proprio genitore o di un’estranea).
Successivamente, il bambino veniva esposto allo stesso oggetto, che in alcuni casi era “impregnato” con la “fragranza” del proprio genitore o di una sconosciuta.
Si é così potuto appurare, che i bambini, anche quegli autistici, erano più pronti e disinvolti ad interagire con l’oggetto se era stato “profumato” con l’odore della propria madre; mentre, erano più esitanti se l’odore era quello di un’altra donna.
Non sono solo i “tati” a beneficiare dell’effetto “ansiolitico” del profumo di una persona cui siamo legati affettivamente.
Per altro, é molto comune persone indossare la maglietta del partner (specie per una donna) o addormentarsi fra le lenzuola del letto condiviso con il compagno o la compagna … e questo proprio perché quei tessuti sono intrisi dell’odore della sua pelle o del profumo che usa.
Una recente studio ha dato prova scientifica di questa constatazione. L’esperimento, condotto dagli psicologi Marlise Hofera, Hanne Collinsa, Ashley Whillansa e Frances Chena, prendendo come metro di misura la concentrazione salivare di cortisolo (l’ormone dello stress), ha determinato se un indumento indossato dal partner o da uno sconosciuto influisse sul livello di questo steroide.
Per accertereste e, gli studiosi hanno coinvolto 96 coppie di sesso opposto. Agli uomini è affidato il “compito” di indossare un maglietta pulita da per 24 ore; come “modalità di assunzione” é stato prescritto loro di astenersi dal fare uso di deodoranti e detergenti profumati e di non fumare né mangiare cibi speziati o dal sapore troppo forte: questo per evitare che potessero alterare l’odore della loro pelle. Le T shirt sono state quindi “imbustate” e congelate per preservare la fragranza.
Nel frattempo, alle partecipanti femminili (scelte perché hanno un olfatto migliore rispetto al “sesso forte”) è stato prelevato un campione di saliva (appunto per stabilire le eventuali fluttuazioni di cortisolo).
Successivamente, le buste sono state fatte annusare alle volontarie in modo casuale, così che una donna poteva ricevere un contenitore con lembi della maglietta del compagno oppure di un estraneo.
Quindi, per metterle sotto pressione sono state intervistate per un fittizio colloquio di lavoro e hanno svolto un compito di matematica.
A quel punto, finiti i test, la loro saliva é stata prelevata un’altra volta per verificare se l’aver sniffato l’odore del compagno o di un’altra persona avesse modificato l’impatto dello stress.
L’esito dello studio ha dato prova che che le donne che avevano annusato l’odore del proprio partner si sentivano meno stressate e il livello dell’ormone surrenale era più basso.
Per approfondire |
Chi, non solo si era “inebriata” con il profumo del compagno, aveva riconosciuto che si trattava di lui mostrava la più marcata riduzione della tensione emotiva; mettendo in luce, in questo modo, che identificare un
odore é quello di un familiare contribuisce al suo effetto.
Per contro, le donne che ricevano buste con brandelli di indumenti di
uno sconosciuto, diventavano più insofferenti e di malumore e la loro concentrazione di cortisolo aumentava in misura significativa.
Insomma, se andiamo dal dentista, a un colloquio di lavoro o a ritirare il referto di un esame medico é buona regola portare con noi il fouldard, la sciarpa o il fazzoletto del partner … stempera l’ansia.