La moralità altrui è decisiva per il successo delle interazioni umane quotidiane: lo prova il fatto che muoversi in sincronia con una persona che ha appena ammesso di essersi comportata in modo disonesto risulta più difficile.
Chi é in sintonia con qualcun altro o con un gruppo, dopo qualche “prova”, comincia a coordinare movenze, gesti, ritmo del discorso è via dicendo.
Questo fenomeno, noto come “sicronia interattiva” avviene naturalmente nelle coppie affiatate o quando ci troviamo sulla stessa lunghezza d’onda del nostro interlocutore.
Le persone che “click” emotivamente, sia in coppia o in massa, senza volerlo esporre coordinamento balletto. Amici che rispecchiano le rispettive modelli di postura e di discorso, sorseggiando caffè insieme illustrano il fenomeno. Così fanno i soldati in sincronia e orchestrali i cui movimenti, anche se non identici, creare un insieme armonioso.
sincronia Interactional, come gli psicologi sociali chiamano, segna il momento in cui gli individui si trasformano in un gruppo coeso, dice Frank Bernieri, presidente del dipartimento di psicologia alla Oregon State University. E ‘quando preghiere silenziose danno modo di cantare in una chiesa, in cui gli appassionati di calcio lanciano un’onda attraverso uno stadio.
Un’esperienza gruppo coordinato può essere piacevole o addirittura esilarante. La soddisfazione può essere dovuto in parte ad un aumento di energia. Gli psicologi presso l’Università del Centro del Connecticut per lo studio ecologico della percezione e azione hanno scoperto che due persone sedute di fronte all’altra in cima tavoli automaticamente sincronizzati (o perfettamente alternati) le gambe oscillanti. Quando è stato chiesto di spostare al proprio ritmo distinti, i soggetti hanno trovato il compito faticoso.
Sincronizzazione con quelli vicino è neurologicamente efficiente, Bernieri specula. Se qualcosa nel vostro campo visivo fa eco quello che vuoi il tuo corpo a fare, l’azione sarà più facile da eseguire. Spingendo all’unisono aiuta il barca lungo, ovviamente, ma può anche alleviare i rematori, come ogni movimento in vista rafforza gli sforzi di ogni persona.
Le persone riferiscono di sentirsi energizzati a seguito di una conversazione frizzante così, dice Bernieri, mentre un incontro imbarazzante può lasciare completamente svuotato. “Synchrony è flusso del discorso. Interruzione è un duro lavoro.”
A rivelarlo è una ricerca condotta da Marco Brambilla e Simona Sacchi del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca in collaborazione con Michela Menegatti e Silvia Moscatelli del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Journal of Nonverbal Behavior (“Honesty and Dishonesty Don’t Move Together: Trait Content Information Influences Behavioral Synchrony”, DOI 10.1007/s10919-016-0229-9).
Gli autori hanno deciso di focalizzare la ricerca sui movimenti sincronici, che sono espressione dei comportamenti spontanei delle persone. Infatti è stato dimostrato che se stiamo parlando con una persona che muove un piede avanti e indietro o che si gratta la fronte, imitiamo questi movimenti senza rendercene conto. Non solo, ma tendiamo anche ad “andare a tempo”, ossia ad imitare i movimenti altrui in modo sincrono.
Lo studio ha coinvolto novantadue volontari, scelti tra gli studenti dell’Università di Milano-Bicocca, i quali sono stati sottoposti ad un compito comportamentale da eseguire a coppie. È stato chiesto loro di eseguire in sincronia una serie di semplici movimenti (incrociare le mani sul tavolo, mano destra su spalla sinistra, ecc.) dettati dal partner, che di volta in volta era percepito dai volontari come onesto o disonesto, socievole oppure ostile.
Si è così riscontrato che il tempo di reazione con il quale gli studenti imitavano i gesti del partner “disonesto” era mediamente di 78 millisecondi, mentre si accorciava fino a soli 63 ms di fronte a un partner onesto. Il divario dei tempi di reazione era invece praticamente uguale nel caso l’interlocutore fosse più o meno socievole (molto socievole: 62 ms, ostile: 65 ms).
«La ricerca – spiegano gli autori dello studio – ha analizzato il modo in cui la moralità degli individui influenza la capacità di muoversi in sincronia e come, nelle interazioni sociali quotidiane, si tende a imitare spontaneamente i movimenti altrui. Quando infatti dobbiamo interagire con un’altra persona, vogliamo sapere prima di tutto se è onesta e sincera. E cosa succede quando una persona ammette di aver messo in atto un comportamento disonesto? Questa informazione quanto può influenzare i comportamenti automatici, non consapevoli, che mettiamo in atto in sua presenza?»
«I risultati ottenuti – concludono gli autori – mostrano che la difficoltà a coordinare i propri movimenti con quelli di persone disoneste rappresenta una strategia implicita e inconsapevole di allontanamento della minaccia sociale, per proteggere se stessi e gli altri ed evitare un “contagio morale”».
Mariska Kret, Agneta Fischer e Carsten De Dreu Durante una stretta interazione con i membri del collega di gruppo, gli uomini guardano in un occhi di un altro, seguire lo sguardo, e subito cogliere segnali emozione. La morfologia accattivante di occhi umani, con i bianchi degli occhi unici, richiama l’attenzione sulla parte centrale, per gli alunni e le loro modifiche autonomici, che segnalano l’eccitazione, carico cognitivo, e l’interesse (compresi gli interessi sociali). Qui, abbiamo esaminato se e come questi cambiamenti in pupille di un partner vengono elaborati e come influenzano l’affidabilità del partner. Partecipanti hanno giocato incentivate giochi di fiducia con i partner virtuali, le cui pupille dilatate, rimasta statica o ristretto. I risultati hanno mostrato che (a) i partecipanti fiducia partner con le pupille dilatate e trattenuti fiducia da parte dei partner con gli alunni costrittivi, (b) dei partecipanti allievi imitato cambiamenti nei loro partner allievi, e (c) la dilatazione mimetismo predetto fiducia nei partner in gruppo, mentre costrizione mimetismo non ha fatto. Si suggerisce che la fiducia allievo-contingente è in gruppo limitato e, eventualmente, si è evoluta in e per la vita di gruppo.